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Se nel 1630 Milano conobbe con la peste di manzoniana memoria la massima catastrofe della sua storia, Mantova, in quello stesso anno, vide quello stesso flagello aggiungersi ad un'altra sciagura: la guerra e l'assedio dei Lanzichenecchi, mercenari imperiali scesi per punire la città ribelle in quella che fu chiamata, appunto, guerra di successione di Mantova e del Monferrato. Rodolfo Signorini ci porta nella Mantova del 1629, quella che dovette subìre i lunghi mesi dell'assedio e del sacco, e in quella immediatamente successiva del 1630, decimata dalla catastrofe della peste portata in città dai soldati. Nel racconto troviamo i documenti e le gride dell'epoca, le mappe e i ritratti, i rimandi letterari, le biografie dei protagonisti e significative vicende familiari: la cronaca di una tragedia che ha cambiato per sempre la storia di Mantova.